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Una storia d'arte e d'amicizia

Con commozione, riporto qui di seguito quanto ha scritto Fabrizio Mugnaini per raccontare la nostra amicizia, che si nutre di sincerità e di tanta arte, che profuma di carta colorata e vola con levità al di sopra degli intoppi quotidiani, rendendoli più facili da superare. Le mail art di cui parla le trovate qui. Per ora ce ne sono solo dieci. Presto saranno 50!

STORIA DI UN’AMICIZIA

di Fabrizio Mugnaini

Nell'era di smartphone e tablet, whatsapp e facebook, capita ancora a pochi di scrivere una lettera usando carta e penna. Ormai come scriveva Guido Ceronetti siamo diventati pesci, il nostro cuore è ittico, la mano è rattrappita e le dita si sono piegate su se stesse, solo l’indice si muove veloce sulla tastiera del cellulare. Viviamo in un’altra dimensione, abbiamo perso il gusto della lentezza, le risposte sono immediate spesso arrivano più veloci delle domande, le frasi si sovrappongono e i discorsi vanno a ramengo. Chi fa più caso a cosa scrive l’altro? Nessuno. Ognuno porta avanti il proprio discorso e se ne strafrega del pensiero altrui. Fortunatamente qualche volta capita di incontrare sulla propria strada un alieno, una persona diversa dalle altre, una con un cuore più grande del torace, una che ragiona di pancia, che non fa calcoli ma ama la vita e il prossimo per quello che riesce a farle vivere, una persona bella dentro con i sonagli appesi alle arterie, una persona di un altro pianeta, un alieno appunto. L’ho incontrata su un social, perché anche noi amanti di carta e penna ci siamo evoluti e ho letto nei suoi discorsi quell’alone di semplicità umana, di amore verso il prossimo che pochi sono riusciti a conservare. Non mi ricordo come, ma più tardi ho saputo di averla pure infastidita con i miei post, abbiamo avuto modo di relazionarci, di scambiarci le nostre opinioni e vivere le nostre passioni. Fatto sta che siamo diventati amici, quell’amicizia persa da tempo, finita anch’essa al macero insieme alle lettere. Un’amicizia lontana, un’amicizia senza incontri, lei di Verona io di Firenze, una distanza breve e lunga allo stesso tempo, una distanza che aveva necessità di essere accorciata per vivere insieme gli stessi interessi e lo stesso amore per la carta. ALF, così si firma nelle sue opere, non è altro che Anna Laura Folena, una persona arrivata da un altro pianeta e capitata erroneamente a Verona, città con cui non ha legato e da cui non ha ricevuto nessuna gratificazione. Ha capacità superiori, scrive divinamente e nasconde un lato artistico ancora inespresso, ha una dinamicità incredibile e una voglia di fare strabiliante è un vulcano attivo in attesa di eruzione. Girando tra le sue foto ho notato delle opere bellissime, dei collage veramente interessanti, per dire la verità non sono stato l’unico, anche Cristiano Beccaletto aveva precedentemente visto questa forte capacità e giustamente l’aveva invitata ad una manifestazione di mail-art. E proprio con la mail-art ha voluto omaggiarmi del suo modo di essermi amica del suo modo di farmi conoscere il suo mondo. Lente come un tempo sono arrivate nella mia casella postale di Calenzano delle lettere, non delle semplici lettere, ma delle buste sapientemente modificate, delle vere opere d’arte. Il soggetto è sempre stato lo stesso, un panorama ornitologico da far invidia ai più famosi studiosi di uccelli. Le buste sono arrivate volando, sfruttando le correnti del vento e l’umore degli uccellini, si sono fermate per riposarsi sui fili della luce, si sono nascoste sugli alberi e hanno planato dritte alle sorgenti per abbeverarsi, ma non hanno mai perso la strada. In modo irregolare, a seconda di che uccello si trattava, le ho trovate ad aspettarmi alla posta di Calenzano. Ormai i postini avevano fatto amicizia e gli uccellini erano lasciati liberi per la sala ad addolcire con il loro cinguettio la faticosa attesa della coda allo sportello. Sicuramente, i primi a goderne della loro bellezza sono stati proprio i postini che ogni volta mi chiedevano chi fosse ALF che così sapientemente sapeva disegnare quelle buste troppo spesso identiche sia per formato che per colore. Io ho sempre fornito la stessa risposta: “un alieno dalla chioma bionda, vive a Verona, ma è di un altro pianeta”. Grazie Anna Laura per queste meraviglie, mi sento onorato e privilegiato ad essere il custode di questi piccoli esserini che conservano ancora l’alone della sacralità animale.



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